Premetto che non si tratta né Vez, né di Nicole Richie o chi per lei, insomma: ci abbiamo fatto un campo sopra...
Piuttosto che usare le mie misere parole, preferisco affidarmi ai versi del poeta che, con straordinaria preveggenza, aveva già avuto un incontro, in Paradiso, con la figura che ha riempito le nostre giornate a Subiaco.
Come a lei piacque, li occhi ritornai,
e vidi cento sperule che 'nsieme
più s'abbellivan con mutüi rai.
E la maggiore e la più luculenta
di quelle margherite innanzi fessi,
per far di sé la mia voglia contenta.
Poi dentro a lei udi': «Se tu vedessi
com' io la carità che tra noi arde,
li tuoi concetti sarebbero espressi.
Ma perché tu, aspettando, non tarde
a l'alto fine, io ti farò risposta
pur al pensier, da che sì ti riguarde.
Quel cubo che Ungheria ne è la culla densa
fu assemblato già per logica genuina
contro la gente gabbata e mal propensa;
e quel son io che sù vi risolsi prima
lo nome di colui che 'n terra addusse
l' inquadratur che tanto ci soblima;
e tanta sorte sopra me relusse,
ch'io superai i giochi circunstanti
da l'illogico cólto che 'l mondo sedusse.
Questi altri fuochi tutti contemplanti
uomini fuoro, accesi di quel cubo
che fa nascere i fiori e ' frutti santi.
Qui è Erno, qui è Fridrich e Petrus,
qui son li frati miei che dentro agl'aspri
lati e vertici tennero il cor saldo».
E io a lui: «L'affetto che dimostri
meco parlando, e la rompicanza
ch'io veggio e noto in tutti li ardor vostri,
così m'ha dilatata mia fidanza,
come 'l sol fa la rosa quando aperta
tanto divien quant' ell' ha di possanza.
Però ti priego, e tu, padre, m'accerta
s'io posso prender tanta grazia, ch'io
risolva quell'imagine nascosta».
Ond' elli: «Frate, il tuo alto disio
s'adempierà in su l'ultima tua spera,
ove riflettono tutti li altri ed io.
Ma, per capir, mo nessun diparte
da terra i piedi, e il dado mio
rimaso è per danno de le carte.
E troppe imitazion non si tolle
contra 'l piacer del matematico frutto
che fa il cor de' monaci sì folle.
La logica d'i mortali è blanda,
che giù non basta buon cominciamento
dal nascer de la quercia al far la ghianda.
Alcun cominciò sanz' metod né congegno,
e io con orazione e con digiuno,
e chi a Subiaco facendolo al convento;
e se guardi le soluzioni di ciascuno,
poscia riguardi com' è trascorso il tempo,
tu vederai ch'el miglior non è in uso».
Così mi disse, e indi si raccolse
al suo collegio, e 'l collegio si strinse;
poi, come dado, in sé tutto si risolse.
La dolce donna dietro a lor mi pinse
con un sol cenno su per quella scala,
sì sua virtù la mia natura vinse;
...
poscia rivolsi li occhi a li occhi belli.
Liberamente tratto da Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, Canto XXII.
Per chi ancora non avesse capito............................

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