mercoledì 30 aprile 2008

Quell'incontro mi è piaciuto

Ci sono incontri in cui si discute ed incontri in cui si ascolta silenziosamente, cercando di mandare a memoria quello che viene detto, perché dispiace dimenticarselo subito dopo.
L'incontro con Massimo è stato un incontro particolare, perché ci ha mostrato, alla fine, la profondità e la complessità del messaggio che voleva trasmetterci e del messaggio cristiano in generale: ci ha mostrato che non ci si esaurisce nell'avere una propria idea, ma nel continuare a porsi il dubbio su ciò che si pensa, per cercare di crescere: imparando sempre - non basta mai essere convinti di saperne sempre a sufficienza, ma si deve sempre imparare. Così si impara in amore (e capisco bene che questa parte del discorso possa risultare più antipatica, insieme al brano che ha letto) e si impara sempre; non tanto per mezzo di esperienze, ma si impara soprattutto se si vuole seguire un modello, ed è importante quale modello si sceglie.
Perché si imita sempre qualcuno o qualcosa.
Impariamo ad amare (ricordo il libro di Fromm, che forse andrebbe letto assieme, per capirlo meglio); impariamo a capire chi seguire nel nostro percorso di crescita ed amore, per non imitare solo il nostro compagno di banco.


Oltre a questo mi piacerebbe che restasse il concetto che l'uomo è bene, è cosa molto buona e la sessualità fa parte della vita del cristiano: Gesù non venne mai tentato dal punto di vista sessuale o sentimentale. Non si può ridurre il cristianesimo ad una questione di morale sessuale, perché non lo è: non ci incontriamo mai per porre dei limiti (in questo rientra la logica dell'errore che non è al primo posto, ma c'è la bontà dell'uomo all'inizio), ci incontriamo per crescere, per imparare.

Riaccompagnando alcuni di voi a casa, non ho chiesto se era piaciuto l'incontro, mi piacerebbe ricevere qualche commento e qualche critica, qualche dubbio o qualche questione: siamo qui per questo!!!
Diciamo che il commento può andare da un m'è piaciuto o meno, fino ad una critica motivata, fino a una descrizione dell'incontro (non ho citato nulla della discussione precedente sul "quiz" che avevamo fatto, su cui Massimo ha messo le cose più in chiaro: se ne può parlare ancora qui), fino alla scrittura d'un qualche brano di libro che può esservi piaciuto (e che c'entra con l'argomento)...

martedì 29 aprile 2008

Leggere, leggere: fa bene!!!

via Wu Ming - La letteratura è l'epicentro del nostro rapportarci col mondo, ci dà profondità e migliora la nostra immaginazione; la letteratura ha un grande vantaggio sulle altre arti (oltre al fatto che, ritengo, la televisione addormenti lo spirito, perché tutto ci viene già dato, preconfezionato e non dobbiamo fare nulla di nostro per accoglierlo).
In letteratura le immagini non sono già date, non pre-esistono alla fruizione; bisogna immaginarle. Mentre allo spettatore viene chiesto di guardare qualcosa che c'è già, fateci caso, spettatore viene dal latino spectare; al lettore viene chiesto di raccogliere gli stimoli che riceve e creare qualcosa che non c'è ancora. Lo spettatore trova le immagini al proprio esterno, e le trova già definite, non deve, ne può aggiungere nulla, il lettore trova le stesse immagini dentro di sé, le costruisce lui a seconda della propria sensibilità (che sia un buon modo per curare l'interiorità???). Leggere è sempre una co-creazione...

Vi consiglio alcuni libri (separati da punto e virgola):
54;
Manituana;
Q;
Ciclo del Metallo;
Nella mani giuste;
Gomorra;
L'atlante criminale;
Una storia romantica;
Stella del mattino;
Il gattopardo;
I viceré;
I vecchi e i giovani;
Il mulino del Po;
Il nome della rosa;
Asia;
L'ombra del vento;
Lettere contro la guerra;
Il grande Gatsby;
Il mago di Lublino;
Madre notte;
Le rose di Atacama;
Fatherland;
Il piccolo Adolf non aveva le ciglia;
Lo scudo di Talos

e altri, se mi vengono in mente...

venerdì 25 aprile 2008

E' festa anche oggi

E come per tutte le feste, c'è un motivo ben preciso e molto importante: si ricorda la liberazione dell'Italia dal fascismo e dal nazismo (all'interno del link ve ne sono altri che rimandano a pagine con più dettagli e particolari). Dato che il nostro Stato si fonda su quella Liberazione, che la nostra società è tale perché ci fu una liberazione dall'invasione nazista e dalla dittatura fascista, è una festa importante e da ricordare!!!



Oggi si ricordano i partigiani caduti in guerra, nel ricordo non può mancare il cordoglio per tutti gli italiani che morirono combattendo (per qualunque parte si tratti), o che morirono come civili in quegli anni...

giovedì 24 aprile 2008

Don Ciotti e Libera

La mafia è un tema decisivo per capire come funziona l'Italia, la politica e la società. E' difficile parlarne in modo completo, sicuramente Don Ciotti è una di quelle figure di grandi uomini che combattono contro la mafia. Dato che mi han detto che è passato dal Fermi martedì, nel caso ve lo siate perso, guardate questo video-intervista...



E' un video lungo, ma interessante, spero vi piaccia. Cliccate sul linkino anche...

sabato 19 aprile 2008

I martedì della politica


Poi insegnando imparavo tante cose. Per esempio ho imparato che il problema degli altri è eguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l'avarizia...

Nonostante quello che le voci di corridoio dicevano, martedì si è parlato di un argomento diverso: la politica. In fondo mi sembra pure giusto: domenica e lunedì c'erano state le elezioni; eravamo ancora caldi dal risultato, era opportuno gettare qualche informazione, qualche nozione e poi far partire un dibattito che è stato movimentato e confusionario, ma apprezzabile per qualche spunto. Cerco di riassumere qualcosa per mettere in luce come politica sia stare insieme, e ci si sta bene solo se si vuole ascoltare l'altro e crescere insieme; alla fine metto lo spezzone di film visto martedì, quello che Panna diceva d'aver già sentito e visto... (ovviamente leggete fino alla fine)

Partiamo dall'inizio, dalla democrazia, dal suffragio universale, dalla possibilità di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento, in modo che le leggi che vengono istituite rappresentino il nostro volere, siano le leggi che vogliamo noi cittadini (per cui sarebbe illogico non rispettarle). Democrazia, o potere del popolo, "ha il nome più bello di tutti, isonomia, ovvero uguaglianza; in secondo luogo non compie nessuna delle cattive azioni del monarca: tinee le cariche per sorteggio e ne rende conto, riportando alla comunità tutte le deliberazioni" (Erodoto, Storie, III, 80).
La democrazia pone in essere l'esigenza di virtù, di maggiore moralità da parte dei cittadini, perché dal momento in cui sono inseriti in una rete relazionale così fortemente vincolata (se col mio voto, con la mia decisione, influisco sulla vita dei miei vicini di casa, spero che quanti mi stanno attorno scelgano ed agiscano con serietà e moralità), è necessario per l'uomo non comportarsi più come una bestia, smettere di pretendere di possedere tutte le cose, per cercare di vivere meglio tutti insieme. Per questo motivo la politica non si può esaurire nel "qui e ora", ma deve aprirsi al futuro, all'altrove e all'altro. La democrazia si basa, quindi, sul rispetto di sé, che comporta il rispetto dell'altro; sulla mia dignità in senso ampio e quindi sulla cura di me stesso, del mio linguaggio, della mia intelligenza, perché solo così può migliorare la mia attenzione per chi mi sta accanto. Democrazia non è realizzazione delle proprie pulsioni intestinali a scapito di tutti, ma è un cammino assieme, è vita comune.
Un punto teorico di cui non ci siamo occupati martedì, ma che mi pare sempre interessantissimo, è il ruolo della minoranza. La minoranza che ha meno potere in parlamento, che è rappresentata da meno deputati e senatori (ma questo si ritraduce in ogni situazione della vita, non solo in parlamento), ha comunque un ruolo importante, un impegno importante, che non è quello di far cadere il governo, ma di utilità per tutti, la sfida alla bontà della deliberazione presa, nell'aspettativa di prenderne un'altra diversa; la minoranza ha il ruolo decisivo, per impedire alla maggioranza di prendere decisioni unilaterali, di decidere da sé, senza preoccuparsi della bontà di quello che si decide: si sa che la forza dell'essere in di più rischia di obnubilare le coscienze; la minoranza, allora, deve mantenere un certo controllo allo strapotere di chi, realmente, ha il potere.
Il ruolo della minoranza è dialogico, di confronto serrato, di proponimento, di incontro; non di scontro.
La politica e la democrazia si fondano sull'ascoltare l'altro e accogliere quello che viene detto per poi risintetizzarlo; è come in una discussione a cui si partecipa, ognuno arriva con le proprie idee, le espone, cerca di convincere l'altro (magari dimostrando che la logica che utilizza non è ben strutturata, magari portando qualche dato), ma alla fine, tornandosene a casa, si accorge di aver cambiato idea, si accorge che la nuova consapevolezza che si è formato deriva da un mescolamento di idee tale che non si riesce più a sapere chi era il proprietario delle une o delle altre (in effetti, poi, le idee non hanno copyright).
La politica diviene un modo d'essere totale nella vita degli individui, rappresenta la discussione, la volontà di confrontarsi, invece che stare in panciolle di fronte al televisore. Raffigura la necessità dell'incontro e di crescita: ci si incontra con un altro solo se ci si accorge d'essere imperfetti: nell'altro c'è qualcosa che può arricchire. Decisivo è saper ascoltare, saper capire e riflettere su quello di cui si discute, senza basarsi troppo su alcuni istinti.
E' importante l'informazione, ma che sia un'informazione completa, non basata solo sulla cronaca di ciò che può fare maggior scalpore; la politica si fa tra uomini che usano la ragione, la discussione si fa ragionando, non partendo da principi istintivi o che solleticano il nostro io barbarico (di questo, degli immigrati e quant'altro, parleremo in un altro post...).
L'unica conclusione è che la democrazia è il luogo della civiltà, seppure lo è in forma imperfetta perché lì l'uomo deve sempre cercare di migliorarsi, non può mai dare per scontata la propria civilizzazione, né può ritenersi migliore degli altri.


mercoledì 16 aprile 2008

Comunità educante 2008: la due giorni degli educatori

In vasi d'argilla custodiamo gelosamente il prezioso dono dell'evangelo, ben sapendo che esso è per tutti gli uomini e che con tutti noi dobbiamo rallegrarci di esso.



Abbiamo passato due giorni importanti e memorabili, sabato e domenica alla comunità educante; tra Costa che ci ha psicanalizzato (e ha pure azzeccato alcune analisi) e una serie di giochi serali molto belli, ovviamente ho vinto io!!! (ahaha). Dato che quello che facciamo noi educatori tra di noi si riflette anche su quello che facciamo noi (educatori) con voi (ragazzi), in un momento che mi piace pensare che sia sempre un tra di noi: volevo pubblicare qui alcune cose di questa due giorni che mi sono piaciute per condividerle insieme.


DAMMI UN CUORE
Dammi, o Signore, un cuore semplice
che faccia tesoro di quello che è puro,
affinché non si spaventi del peccato,
ma trovi alla tua presenza la via per mettere di nuovo le cose a posto.
Dammi un cuore che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri, i lamenti
e non permettere che si preoccupi troppo
per quella cosa tanto evidente che si chiama "io".
Dammi, o Signore, il senso del ridicolo, e concedimi il dono di comprendere uno scherzo,
affinché conosca nella vita un po' di gioia
e possa farne partecipi anche gli altri.


ESSERE UN RIFLESSO DELLA PRESENZA DI DIO
"In certe sere d'estate,
sotto un cielo colmo di stelle,
dalle nostre finestre sentiamo i giovani.
E noi ci diciamo: le loro aspirazioni alla pace e alla fiducia
sono come queste stelle,
piccole luci nella notte.
Se dei giovani, con la loro vita,
diventano focolari di pace,
ci sarà una luce là dove si trovano.
Molti giovani si domandano:
che cosa Dio si aspetta da me?
Leggendo il Vangelo arriviamo a comprenderlo:
in ogni situazione,Dio ci chiede di essere un riflesso della sua presenza;
ci invita a rendere bella la vita
a coloro che ci affida."

FR. Roger Schutz



venerdì 11 aprile 2008

martedì 8 aprile 2008

Il 14 aprile ...




... sarà il giorno dei giorni ...
(e speriamo che sia un giorno positivo, anche se c'aspetta una sconfitta)
sic

lunedì 7 aprile 2008

Tanti compleanni

Avete festeggiato qualche compleanno in questi ultimi giorni; invece dei soliti, normali auguri, questa volta vi metto qualche video, nei quali viene detto il nome (o soprannome) del festeggiato o della festeggiata.
Il gioco funziona perché dovreste indovinare a chi è riferito ciascun video: fatelo ovviamente!!!

Sono accettati anche i commenti del tipo "sei fuori di testa!!!"...






Comunque: BUON COMPLEANNO a tutti e quattro!!!