venerdì 19 dicembre 2008

Intervista di dodici anni fa

Tiziano Terzani: Sullo sviluppo della scienza? E' pessimista od ottimista?
Agnelli: Tutt'e due. Personalmente sono ottimista. Sono affascinato dal progresso, al momento per esempio del progresso nel settore dell'informazione.
T.T. Io poco invece. Ho l'impressione che più informazioni abbiamo, più siamo ignoranti. Uno dei libri più sconcertanti che ho letto recentemente è stato quello di Bill Gates, La strada che porta al domani. A ogni pagina mi veniva in mente quella bella frase di T.S. Eliot: "Dov'è la vita che abbiamo perso vivendo? Dov'è la saggezza che abbiamo perso con la conoscenza? Dov'è la conoscenza che abbiamo perso con l'informazione?" Internet è come una droga.
Agnelli: Non è vero. Si tratta di scegliere l'informazione, il modo di usarla. Il progresso dell'informatica ci permette nuove libertà. E' magnifico.
T.T. Il prezzo di questa positività è che la gente passa sempre più tempo davanti ai computer e sempre meno con altra gente. I giovani giocano più con un computer che con un amico.
Agnelli: Un modo ottimistico di vedere il mondo, sarà pensare che mediante i computer e internet, si potrà lavorare da casa e passare più tempo a contatto con la propria famiglia.
T.T. Il lavoro di cui parliamo è il lavoro dell'intellettuale, il lavoro di un'élite. Chi produce dovrà continuare ad andare in fabbrica. Il computer non aiuterà la maggior parte delle persone.
[...]
T.T. A me preoccupa vedere nuove generazioni che in quel tipo di società crescono imparando sempre più a programmare e sempre meno a pensare. Non si può contare su gente che crede di poter risolvere tutto con il software. I giovani devono studiare filosofia... Se la società del futuro è quella in cui l'uomo è solo un anumale economico, allora siamo al tramonto della nostra civiltà!
Agnelli: Al momento può apparire che le cose stiano così, può sembrare che l'economia si la cosa che gestisce il mondo e che non ci sia niente al di sopra di essa. Ma non può essere sempre così, e io sono convinto che altri valori fondamentali torneranno a imporsi e che la religione avrà in questo un ruolo importante perché dovrà reinterpretare le esigenze della società.
T.T. E la politica?
Agnelli: Al momento in Europa vedo un grande vuoto politico. Siamo gestiti più o meno bene, con criteri puramente econcomici definiti dal trattato di Maastricht, dieci banchieri centrali che obbligano a rispettare quel trattato. Toccherebbe a politici veri, a politici con idee nuove, nuove soluzioni. Purtroppo siamo in mano a gente vecchia...

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