lunedì 30 marzo 2009

La preghiera

Per l'uso ricorrente che Gesù fa della preghiera, possiamo intuire che la preghiera è il cemento che stabilisce la relazione col Padre e che permette di costruire il percorso di fede. Essa è luogo e fattore di discernimento e garantisce l'esperienza di contatto con la salvezza promessa dall'amore di Dio; avendo come protagonista lo Spirito è luogo della grazia, quindi momento di incontro forte con la Trinità cristiana.
E' un momento di vita piena, perché conduce l'uomo a discernere i "segreti" della propria vita in quanto li conosce dalla relazione con Dio. La preghiera, come luogo della grazia divina, eleva l'uomo e, anche quando è ua preghiera di richiesta, indica all'individuo la volontà di Dio, mostrandogli il senso del suo infinito amore.
Come scrive san Paolo ai Romani tramite la preghiera è "lo Spirito a venire in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio" (Rm 8, 26-27).

La preghiera più interessante è il Padre nostro perché la novità di essa "non sta nelle singole domande, bensì nell'evento di Gesù, che comporta una triplice novità: come Padre e Figlio, come Regno, come compimento. Questa triplice novità coinvolge radilcamente l'intero Padre nostro" (B. Maggioni, Padre nostro) e rivoluziona il nostro modo di pregare, cioè di rivolgerci al padre.
Come ci ricordano i padri della Chiesa, questa preghiera è breviarium totius evangelii (Tertulliano, La preghiera I, 6), cioè compendio del messaggio evangelico. Per questo motivo non è un caso che sia questa la preghiera (cfr. Matteo 6, 5-13) che Gesù ci invita a compiere: è la sua fede vissuta, è la sua attesa del Regno (che si realizza, che diventa attuale nella figura di Gesù!), c'è la sua vita quotidiana fatta di condivisione fraterna, c'è la conoscenza della volontà di Dio. Sull'esempio e sull'insegnamento di Gesù pregare è la relazione che stabiliamo con Dio, per conoscerne le opere e la sua volontà. In più nel Padre nostro, oltre allo schema per pregare, per saper cosa "chiedere", abbiamo anche la realizzazione della fede: nella preghiera si conferma la nostra fede: ci riconosciamo deboli e bisognosi di aiuto tanto da domandare il suo amore per salvarci, senza aver timore né paura, attualizzando la pienezza delle nostra vita: mediante il pane (cibo divino), senza aver alcun debito e lontani dal peccato e dalla condizione di sofferenza.

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