venerdì 9 luglio 2010

Il cinema sotto il tendone: Fortapasc



Fortapasc (qui, o qui) è un film su un giovane giornalista, Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra nel 1985 per aver compiuto il proprio dovere di inchiesta e denuncia. L'abbiamo scelto perché, accanto alla tragedia che certo dà significato alla storia, il film è incentrato sula vita del protagonista, con i suoi
sogni, i suoi desideri, i suoi amori, le sue fatiche. E' una vita quotidiana, simile alla nostra; vissuta in una società assediata (ecco il significato del titolo) dalla criminalità e dalla corruzione, in cui tutti i crimini rischiano di diventare quotidianità a loro volta, soffocando nei soprusi la legalità e la convivenza civile.
L'attualità del film è sconvolgente, sia perché il tema della camorra ci è ben noto dopo il libro di Saviano, sia perché la scena in cui si svolge la narrazione ricorda un fatto a noi vicino: il terremoto nell'Iripinia e la ricostruzione successiva. Il protagonista viene ucciso per aver indagato sulla commistione tra camorra e politica nella consegna degli appalti per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del 1980. Inoltre è attuale per una frase sul giornalismo che ci indica come una libera informazione permetta di definire il benessere della società: questo è un paese di giornalisti impiegati, si dice con riferimento alla Campania e forse all'Italia in generale. Siani, il protagonista, non lo era.

Buona visione

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