“Chi impara le parole senza aver capito il concetto, dimentica subito. Le parole, infatti, come dice Omero, hanno le ali, e volano via facilmente, se non sono bilanciate dal peso dei concetti. La prima preoccupazione dunque deve essere capire profondamente il contenuto, e poi ripensarci e ripeterlo a lungo e spesso fra te e te: e proprio in questo l’animo va, come abbiamo detto, addomesticato, in modo che, ogni qual volta ce n’è bisogno, possa concentrarsi su una riflessione. E se qualcuno ha una mente selvatica al punto da non potersi addomesticare a questo, vuol dire che essa è completamente negata per le lettere.”
ERASMO da Rotterdam (1466 – 1536), Conversazioni familiari, Tecniche di apprendimento - settembre 1529 (“Familiarium colloquiorum formulae per Desiderium Erasmus Roterodamum, non tantum ad linguam puerilem expoliendam utiles, verum etiam ad vitam instituendam”, J. Froben, J. Herwagen, Nicola Episcopius, Basel, 1529 , XI ed.), a cura e trad.it Cecilia Asso, Mondadori, Milano, 2008, p. 856.
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