mercoledì 1 aprile 2009

I valori dell'onda e del conformismo


Ieri sera abbiamo visto l'Onda: un film che evidenzia l'appetibilità di un sistema autocratico in una società con pochi valori. Autocrazia è un regime politico che concentra nelle mani di pochi il potere e l'orizzonte culturale cui fare riferimento. Il film ne indica una deriva incontrollabile: il discorso del professore, che riprende i classici temi del nazifascismo (Hitler e Mussolini, per intendersi), e la scena finale in cui i ragazzi cercano di rendersi conto di quanto gli è accaduto durante la settimana: alcuni sono accasciati sull'erba, rendono merito della gravità della situazione creatasi. Il gruppo dell'Onda diventa un'organizzazione che impone sugli altri il proprio modo di "pensare" e di agire, tenendo conto che non vi è nessuna convinzione profonda che fa nascere quel movimento se non la solitudine e l'insicurezza (anche la follia, se vogliamo) di quegli adolescenti.
Oltre al tema "politico" che ci riguarda come ammonizione per le nostre coscienze: "ragionate", dice Marco alla fine; il film ci può interessare per il problema del conformismo che tendiamo a sviluppare nei nostri piccoli gruppi: se il tema del film è molto forte (ci tiene incollati allo schermo), in piccolo le stesse cose possono accadere anche a noi.

Ma non voglio procedere oltre, vorrei che foste voi a commentare le parti del film che più possono essere risultate interessanti: se non è chiaro quello che ho scritto, vorrei che foste voi a rifletterci sopra e a domandare delle spiegazioni.
Se può esservi utile, guardate la recensione di Mereghetti su Corriere.tv. Aspetto la vostra voce...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

hai fatto proprio una buona scelta, perché è un film davvero interessante che fa riflettere... e pensare che è tratto da una storia vera! mi ha veramente impressionato...
Ire B.=)

Tiba ha detto...

Grazie del commento.
Ha dato da riflettere anche a me: penso che in certe situazioni anche i comportamenti e le relazioni interpersonali mutino repentinamente come accaduto ai protagonisti del film. Occorre avere una personalità molto forte per resistere a quei cambiamenti, infatti quelli che ne hanno sentito maggiormente gli effetti sono stati i più "deboli"...

ciao

kippi ha detto...

Mi ha colpito molto come all'inizio l'Onda sembri un bel modo di stare insieme e aiutarsi l'un l'altro, fare gruppo insomma, e come, anzi, risultino antipatici allo spettatore quelli che si oppongono o non si entusiasmano per il progetto (come la ragazza che all'inizio non vuole usare la camicia bianca). E' inquietante vedere quanto i ruoli cambino velocemente...e anche il personaggio di Tim credo rappresenti bene tutte quelle persone che nelle dittature e nella disciplina trovano una realizzazione e un riscatto che arriva a costituire la loro ragione di vita. Impressiona vedere come all'interno dell'Onda ognuno perda la propria individualità, diventando solo un'unità uguale a tutte le altre, sottoposta a un'autorità suprema che pensa al posto suo; per cui la gente non si distingue per le proprie qualità ma solo perchè è dentro o fuori dall'Onda...
Kippi
P.S. x Diba: appena riesco ti mando qualcosa su 1984, che c'entra anche con questo discorso...

Tiba ha detto...

grazie,
buonanotte